sabato 28 novembre 2009

La ricetta di Draghi per il Sud  Politiche regionali inefficaci - Il Sole 24 ORE



La ricetta di Draghi per il Sud Politiche regionali inefficaci - Il Sole 24 ORE: "26 novembre 2009
La ricetta di Draghi per il Sud
Politiche regionali inefficaci
di Alberto Annicchiarico

Allarme di Bankitalia sul Mezzogiorno, che presenta «scarti allarmanti» rispetto al centro-nord nei servizi essenziali quali istruzione, giustizia civile, assistenza sociale, trasporti e Sanità.

Soprattutto «grava su ampie parti del nostro Sud - ha detto il governatore Mario Draghi nell'intervento di apertura del convegno 'Il mezzogiorno e la politica economica dell'Italia' - il peso della criminalità organizzata. Essa infiltra le pubbliche amministrazioni, inquina la fiducia fra i cittadini, ostacola il funzionamento del libero mercato concorrenziale, accresce i costi della vita economica e civile».

Pil e occupazione in caduta più che al nord
Quanto alla produzione di ricchezza «nel 2008 la contrazione del pil meridionale è stata più severa di quella del centro nord: -1,4 per cento contro -0,9 per cento. Nel secondo trimestre del 2009 l'occupazione è calata nel mezzogiorno del 4,1% rispetto all'anno precedente, mentre el centro nord è scesa dello 0,6 per cento. Il divario riflette anche la minore tutela offerta in concreto dalla cassa integrazione guadagni al sud a causa della differente struttura produttiva. Il mezzogiorno sconta la debolezza della sua economia».

Processo di cambiamento troppo lento
«Le analisi che presentiamo oggi - ha precisato Draghi - rivelano scarti allarmanti di qualità tra centro nord e mezzogiorno nell'istruzione, nella giustizia civile, nella sanità, negli asili, nell'assistenza sociale, nel trasporto locale, nella gestione dei rifiuti, nella distribuzione idrica».
Il numero uno di palazzo Koch ha sottolineato che «il processo di cambiamento è troppo lento. Mentre le altre regioni europee in ritardo di sviluppo tendono a convergere verso la media dell'area, il mezzogiorno non recupera terreno».

Sud territorio arretrato più esteso e popoloso d'ell'area euro
E non è che per il Sud il problema nasca oggi. «Da lungo tempo - ha osservato ancora il governatore - i risultati economici del Mezzogiorno d'Italia sono deludenti. Il divario del Pil pro capite rispetto al centro nord è rimasto sostanzialmente immutato per trent'anni: nel 2008 era pari a circa quaranta punti percentuali. Il sud, in cui vive un terzo degli italiani, produce un quarto del prodotto nazionale lordo; rimane il territorio arretrato più esteso e più popoloso dell'area euro».

Sussidi inefficaci, penalizzano gli imprenditori più bravi
I sussidi alle imprese «sono stati generalmente inefficaci: si incentivano spesso investimenti che sarebbero stati effettuati comunque; si introducono distorsioni di varia natura penalizzando frequentemente imprenditori più capaci». Lo afferma Draghi riportando i dati che emergono dalla ricerca sul Mezzogiorno condotta da via Nazionale. «Non è pertanto dai sussidi - aggiunge Draghi - che può venire uno sviluppo durevole delle attività produttive».

Investire in applicazione, migliorare la qualità dei servizi
Draghi non si è limitato alla diagnosi, ma ha anche espresso una sua ricetta. «Occorre investire in applicazione delle politiche generali, piuttosto che in sussidi. Tradurre questa impostazione in atti concreti di governo non è facile. Si deve puntare a migliorare la qualità dei servizi forniti da ciascuna scuola, da ciascun ospedale e tribunale, da ciascun ente amministrativo o di produzione di servizi di trasporto o di gestione di rifiuti».

La exit strategy non passa per le politiche regionali
In questo senso le politiche regionali, e non si può non pensare al Piano per il Sud che in estate aveva previsto 4 miliardi per la Sicilia, non sono «la via maestra» per risolvere il problema del divario tra nord e sud. Ecco perché secondo Draghi occorre quindi concentrarsi sulle politiche generali con obiettivi per tutto il Paese, maggiormente in grado di contrastare l'inquinamento mafioso delle amministrazioni. «Le politiche regionali - ha spiegato il governatore - quelle esplicitamente finalizzate a promuovere lo sviluppo delle aree in ritardo con interventi specifici, nell'ultimo decennio si sono volte anche all'obiettivo di innalzare il capitale sociale, ma hanno ottenuto risultati scarsi. Ne hanno indebolito l'azione i localismi, la frammentazione degli interventi, la difficoltà di individuare le priorità, la sovrapposizione delle competenze dei vari enti pubblici».

Nel Sud banche come nel resto d'Italia
Infine, capitolo credito. «Nascono nel sud tante nuove banche quante ne nascono nel resto d'Italia, tenuto conto dei pesi economici relativi». Draghi ha aggiunto che «i dati mostrano come non ci siano marcate divergenze nell'andamento del credito bancario tra il entro-nord e il Mezzogiorno». Il governatore, tuttavia, non ha mai citato esplicitamente la Banca del Sud voluta dal ministro Tremonti. Segno che il patto di non aggressione siglato in occasione della recnte Giornata del risparmio è ancora in vigore.
26 novembre 2009"

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