domenica 28 febbraio 2010

La civiltà dell'economia


26/02/2010


immagine evento
Esiste un'economia incivile? Forse sì, se ci si basa sulla diffusione che ha avuto in questi anni l'espressione economia civile. Con essa si prova a rimettere il lavoro, e la sua etica, al centro del discorso economico. Da troppo tempo la scienza finanziaria sembra essere una disciplina senza idee, incapace di superare le logiche del capitalismo e di arginare una crisi che, nel mettere in ginocchio il mondo occidentale, evidenzia la necessità di ripensare le sue logiche. Tra gli obiettivi dell'economia civile anche quella di trovare una collocazione solida, non occasionale, alle pratiche del dono, del microcredito e del no-profit: da esse nasce quello che i nuovi economisti chiamano il valore di legame, categoria che si aggiunge al valore d'uso e a quello si scambio. Sarà questa terza via a aprire nuove prospettive alla scienza economica? Fahrenheit lo chiede a Stefano Zamagni e a Maria Gabriella Baldarelli. Il primo ha curato e la seconda ha contribuito al comitato editoriale del Dizionario di economia civile, in uscita per Città Nuova e presentato oggi pomeriggio a Roma.



Nessun commento: